Arch. Antonella Adduci, Arch. Michele Bianchi, Arch. Giorgio Capponi, Arch. Eugenia Riffelli
Il lotto interessato si colloca in uno dei due corridoi verdi che attraversano l’abitato. L’ipotesi progettuale, rifiuta l’occupazione intensiva del suolo per rivolgersi a favore di un inserimento nel verde. Data la forma del lotto, l’edificio si sviluppa linearmente, allontanandosi il più possibile dagli assi viari.
La scuola vuole essere una “casa nella foresta”, immersa tra gli alberi, protetta dal traffico cittadino; la scelta della sezione triangolare consente di sperimentare, a livello compositivo e linguistico, il tema della scuola in forma domestica, in grado di mettere gli utenti a proprio agio attraverso elementi che fanno riferimento al sistema iconico archetipico della casa.
L’orientamento funzionale prevede la disposizione delle attività didattiche sul fronte più protetto di Viale Sassari mentre gli spazi comuni e gli accessi sul fronte di Viale Torino, di cui si prevede l’incremento delle alberature con essenze sempreverdi come barriera all’inquinamento sonoro.
La tradizionale configurazione dell'aula per la didattica, storicamente organizzata sulla lezione frontale, muta a favore della sperimentazione di spazi flessibili, attraverso l'utilizzo di un sistema di pareti scorrevoli. Le aree destinate tradizionalmente a connettivo divengono parte integrante della struttura e contribuiscono al progetto didattico: il corridoio prospiciente alle aule si trasforma in uno spazio attrezzato, dinamico e multimediale, organizzato a seconda delle necessità; la biblioteca diffusa trova la sua naturale collocazione nel paesaggio didattico prospiciente alle aule.
Il legno è protagonista dell'aspetto dell'edificio e del sistema costruttivo di rapida esecuzione, oltre a contribuire al raggiungimento di valori ottimali di trasmittanza termica. L'organismo edilizio è compatto e l'involucro estremamente performante, sostenuto da accorgimenti progettuali quali aperture per la ventilazione naturale e schermature solari, ottimizzano la gestione energetica, il controllo dell'illuminazione diurna e del microclima interno.
L'uso del verde all'esterno e l'invarianza idraulica contribuiscono al controllo del microclima estivo e alla riduzione dell'effetto isola di calore.