Arch. Marilisa Cellurale, Arch. Daniele Frediani, Arch. Martina Morino, Arch. Paola Piermattei, Arch. Carlo Mattioli, Eugenia Riffelli, Arch. Antonella Adduci, Arch. Michele Bianchi
Il nuovo edificio ha una doppia natura: scuola e centro civico. Tale configurazione offre l’occasione per restituire alla collettività luoghi per la diffusione del sapere inserendosi nella rete di spazi storici e civici che scandiscono il tessuto di San Benedetto dei Marsi. La scuola quale elemento di ricucitura fra memorie storiche ed esigenze attuali, usando lo schema ortogonale come base dell’impianto architettonico, ricuce la maglia del sito con quella del suo intorno.
Il progetto prevede l’accesso tramite un doppio sistema di ingressi contrapposti, confluenti nell’Agorà e chiaramente riconoscibili dall’esterno. L’Agorà è il cuore del nuovo organismo edilizio, una piazza posta in posizione baricentrica e leggermente ribassata per assecondare l’orografia del lotto quale elemento cardine dell’edificio, elemento generatore dello spazio interno. Sulla copertura a tetto-giardino dell’Agorà si declina la stessa funzione; i due ambienti sono messi in comunicazione visiva da una serie di cannons lumiere che portano la luce alla piazza sottostante.
L’Agorà è diviso dalle aule tramite un sistema binario di patii che a livello distributivo separano la parte pubblica da quella destinata all’apprendimento.
Le aree per la didattica sono suddivise sui due livelli, al piano terra la scuola primaria e al primo la scuola media, il disegno di questi spazi mira a ottenere scenari differenziati per identificare diverse funzioni. La scuola esce dal confinamento tradizionale delle aule e conquista il verde e lo spazio aperto come momenti didattico-esplorativi, allo stesso modo i laboratori del primo piano sostituiscono parte delle aule della scuola media, sovvertendo l’approccio didattico tradizionale tramite questi spazi, apribili verso il tetto giardino e dotati di elevata flessibilità grazie a pareti scorrevoli che permettono numerose configurazioni.
L’edificio della palestra acquista una nuova immagine, l’intervento di consolidamento si completa con la parete per arrampicata esterna che ne riqualifica l’involucro sia dal punto di vista funzionale che formale.