arch. Paola Piermattei, Marilisa Cellurale
La Nuova Scuola Media Panzacchi si propone come dispositivo attivo le cui scelte programmatiche sono volte a conformare spazi per una didattica dinamica, che favorisca momenti formativi diversificati e centri l’apprendimento sull’esperienza e sull’integrazione tra teoria e pratica. Le scelte progettuali e gli obiettivi didattici sono strettamente connessi per offrire scenari innovativi, funzionali e inclusivi all’interno dei quali l’intero paese si fa scuola. Il disegno delle aree esterne assume lo stesso peso e valore dell’edificato, così il verde diventa co-protagonista dell’attività didattica e ospita momenti didattici speculativi e operativi nell’ambiente vegetale. La scelta di realizzare un edificio su tre piani consente di sperimentare il tema della scuola in forma domestica, in grado di accogliere gli utenti e di metterli a proprio agio attraverso una serie di connotati che fanno riferimento al sistema iconico di riferimento tipico della casa. L’ingresso principale rimarca l’accesso al campus costituito dall’asilo e nido e dalle due scuole elementari già presenti mentre i laboratori di base (LAB) sono contenuti all’interno di un blocco rialzato di mezzo piano e posto ad angolo, in una forma che richiama volutamente l’apparato iconografico domestico. Come il paese si fa scuola, la scuola stessa si struttura internamente come una piccola città, utilizzabile come dispositivo per l’apprendimento non solo dall’utenza tradizionale ma anche dalla collettività. La Palestra, l’Auditorium e la Piazza centrale non coincidono solo con le attività possibili che affiancano e integrano la didattica, ma rappresentano a tutti gli effetti funzioni restituite alla comunità, riconoscibili in quanto parte di un Centro Civico aperto verso la collettività. Infine, la scelta di realizzare un sistema massivo con una corte interna permette di ottenere risultati positivi sia in termini di efficienza energetica in regime invernale, che per il controllo dei carichi termici estivi.