arch. Paola Piermattei, arch. Daniele Frediani, arch. Roberto Parotto, arch. Carlo Peiser
Il recupero della struttura produttiva dell'ex-Mattatoio di Bisceglie sottintende un’operazione di alto livello culturale: rilanciare un settore della città, arricchendone l'offerta di spazi per attività ludico-ricreative e coinvolgendo una pluralità di conoscenze che lavorino nel tempo alla gestione e alla fruizione. La piazza antistante l’ex-Mattatoio si apre sul mare e nelle strategie future si configura come una cerniera tra l'accesso alla spiaggia e il collegamento con l'interno. Proprio in questo luogo è necessario innescare processi di costruzione di una polarità urbana che si possa espandere fino alle nuove funzioni che potranno riattivare l'industria dismessa. Il visitatore è accolto da un vasto spazio aperto pavimentato, ricco d'acqua e di ombra, sul quale si affacciano tutti gli edifici e i luoghi che compongono il complesso e nel quale è possibile organizzare eventi, spettacoli, esibizioni per bambini. La proposta si incentra sull’immagine consolidata della Masseria fortificata e del suo limite esterno, che a tratti viene interrotto da setti sfalsati che consentono l'accesso, a tratti si presenta compatto per nascondere i raccolti patii interni. I materiali utilizzati ricordano le lavorazioni lapidee della tradizione e un tenue colore biancorosato si diffonde e contrasta con il verde dei giardini segreti che si aprono dietro le pareti verticali. Una piattaforma sospesa invade la piazza e, superando dall'alto la cinta muraria, offre al visitatore la possibilità di fruire di una terrazza panoramica che si apre sul porto e sul mare. La Mediateca (ex-Mattatoio) è concepito come elemento principale che regola un sistema di servizi socio-educativi incentrati anche sulla Ludoteca e sul Museo Attivo del Mare, che funzionano come elementi indipendenti ma culturalmente interconnessi, offrendo spazi che in ogni occasione si propongono come luoghi condivisi e vissuti.