Il tema della protezione e riqualificazione ambientale e funzionale di un territorio unico come il Colle di Todi sottintende un’operazione di alto livello culturale. La stretta identificazione tra il territorio e i suoi abitanti porta ad affermare che questo rapporto collettivo è frutto di forme organizzative e spaziali che hanno modificato la sua natura. Di questa coesistenza sono percepibili gli effetti reciproci dovuti all’instabilità della morfologia terrestre e all’intervento dell’uomo. Ma ciò che attribuisce valore al territorio è l’immaginario che esso suggerisce e su questo occorre concentrare l’attenzione e ricercare quelle modalità che possano contribuire a comunicarne l’unicità. Per arricchire la percezione di un territorio da parte di chi lo vive e di chi lo visita occorre coinvolgere una pluralità di conoscenze che lavorino all’individuazione delle risorse e alle loro potenzialità in termini di valorizzazione e fruizione. La progettazione di un parco storico-ambientale costituisce un’occasione per ricercare nuovi modi di procedere superando i limiti disciplinari e lasciando interagire le diverse conoscenze. In questo senso la “transdisciplinarità” scaturisce in un progetto di idee per temi autonomi dal punto di vista della singola azione, ma integrati nel “Sistema parco” che ne favorisce la conoscenza, la promozione e l’avvicinamento. La Storia, la Geologia, l’Arte e la Natura lasciano il segno e indicano la strada da percorrere in un itinerario esclusivo che avvolge il Colle e la sua città. La percezione avviene da più parti, le relazioni tra le diverse componenti sono ristabilite, i riferimenti sono di nuovo al centro del percorso conoscitivo: il Colle di Todi si presenta al visitatore valorizzato nelle sue componenti e fruibile attraverso la rete immaginata dal Parco. Si realizza in sostanza una sorta di Parco atipico, articolato su diverse e separate porzioni di territorio, tutte insieme espressione delle ricchezze di questa parte del territorio umbro. Su di esse si concentrano le azioni di valorizzazione e si propongono differenti soluzioni per ristabilire, attraverso le pendici, le relazioni tra la città alta e la pianura di fondovalle.