Il concorso si propone di riconvertire una vasta area industriale di circa sette ettari in una zona ad uso misto e di inserirvi un edificio polifunzionale (Venue Building) per lo svolgimento di concerti,spettacoli, mostre e congressi. Il progetto urbano propone una visione integrata dello sviluppo della sponda nord del fiume sia come zona di sviluppo della città di Waterford, che come cellula autosufficiente. La nuova urbanità mantiene un forte legame con la città esistente, con il fiume e con l’ambiente circostante. La densità dell’intervento è volontariamente bassa e cresce verso la zona centrale per mantenere il carattere storico-visivo del “North Quay” e per lasciare a quest’area, con il suo Mill ristrutturato, e al nuovo edificio “Venue Building”, un ruolo sia di centralità visiva che funzionale. Pur cercando di mantenere alcune caratteristiche dell’area il progetto intende spostare il limite fisico-psicologico della città, all’oggi il fiume, verso nord. Cambiandone l’uso e la percezione si viene a definire una nuova immagine per il North Quay: nella proposta il fiume si trasforma da confine a infrastruttura urbana. L’acqua rappresenta quindi uno degli aspetti principali dell’idea del progetto per i suoi molti ruoli: divide le differenti aree funzionali, illumina e riflette l’immagine degli edifici realizzati sulle banchine a quello artificiale e infrastrutturale rappresentato dalla ferrovia e dalla strada statale.