Arch. Marco Tamburini
Il tema della valorizzazione ambientale e funzionale di un territorio unico come quello dei bacini idrografici delle Fiumare ioniche d’Aspromonte sottintende un’operazione di alto livello culturale. La storica identificazione tra il territorio e i suoi abitanti porta ad affermare che questo rapporto collettivo è frutto di forme organizzative e spaziali che hanno modificato la sua natura. Ma ciò che attribuisce valore al territorio è l’immaginario che esso suggerisce e le specificità che trasmette, e su questo occorre concentrare l’attenzione e ricercare quelle modalità che possano contribuire a comunicarne l’unicità. Per arricchire la percezione di un territorio da parte di chi lo vive e di chi lo visita occorre coinvolgere una pluralità di conoscenze che lavorino all’individuazione delle risorse e alle loro potenzialità in termini di valorizzazione e fruizione. La progettazione di un “Sistema storico-ambientale” costituisce un’occasione per ricercare nuovi modi di procedere, superando i limiti disciplinari e lasciando interagire le diverse conoscenze: in questo senso la “transdisciplinarità” scaturisce in un progetto di idee integrate in un sistema di componenti e di azioni che favoriscono la conoscenza, la promozione e l’avvicinamento. La Storia, la Geologia, l’Arte e la Natura lasciano il segno e indicano la strada da percorrere in un itinerario esclusivo che segue le vallate, sale sui crinali e avvolge le cime boscate dei monti. La percezione avviene da più parti, le relazioni tra le diverse componenti sono ristabilite, i riferimenti sono di nuovo al centro del percorso conoscitivo: il territorio delle Fiumare si presenta al visitatore valorizzato nelle sue componenti e fruibile attraverso la rete immaginata nel progetto. Si realizza in sostanza una sorta di Sistema aperto, articolato su diverse e separate porzioni di territorio, tutte insieme espressione delle ricchezze di questa parte meridionale della penisola calabra.Su di esse si concentrano le azioni di valorizzazione e, in un’ottica di sviluppo ecosostenibile, si propongono differenti soluzioni per ristabilire e riscoprire attraverso le valli nuove relazioni tra la montagna, la pianura di fondovalle e il mare. La relazione si compone di una parte descrittiva di inquadramento degli ambiti di intervento, contenente contributi specifici che chiariscono sotto molteplici angolazioni i possibili approcci al raggiungimento degli obiettivi, e di una parte di illustrazione del progetto, dei temi trattati, del modello attuativo ipotizzato e delle azioni proposte per ciascun bacino idrografico.